
Case “green”: approvata la legge del Parlamento europeo
Il 15 dicembre 2021 la Commissione Europea approvava una proposta legislativa di revisione della direttiva sulla prestazione energetica in edilizia, facente parte del pacchetto “Pronti per il 55%”, in quanto riteneva che gli edifici fossero i responsabili del 40% del consumo energetico e del 36% delle emissioni di gas serra. Con questa nuova normativa sul clima, gli obiettivi di miglioramento per il 2030 e per il 2050, diventavano vincolanti.
A marzo 2023 il Parlamento Europeo ha approvato una proposta di legge, detta “case green”, con l’obbiettivo di rafforzare, attraverso le ristrutturazioni degli immobili, la riduzione del consumo energetico entro il 2030 al fine di raggiungere la neutralità climatica entro il 2050.
Inoltre, tutti i nuovi edifici privati dovranno essere a emissioni zero a partire dal 2028, mentre per i nuovi edifici, occupati o gestiti o di proprietà delle amministrazioni pubbliche, la scadenza è fissata al 2026. Pertanto, a tutti i nuovi edifici per cui sarà tecnicamente ed economicamente possibile, si dovranno realizzare tecnologie solari entro il 2028, mentre per gli edifici residenziali sottoposti a ristrutturazioni importanti, la data limite è il 2032. Sempre secondo la posizione del Parlamento Europeo, gli edifici residenziali dovranno raggiungere, come minimo, la classe di prestazione energetica ‘E’ entro il 2030 e ‘D’ entro il 2033. Per gli edifici non residenziali e quelli pubblici il raggiungimento delle stesse classi energetiche dovrà avvenire, rispettivamente, entro il 2027 (E) e il 2030 (D).
In Italia
Era il 19 maggio 2020 quando il governo Conte introdusse il Superbonus 110%, che consentiva ai proprietari di immobili di migliorare l’efficienza energetica. Ci sono state molte polemiche al riguardo, a seguito di truffe imputate al Superbonus 110%, ma di fatto perpetrate con il precedente bonus facciate, attraverso fatture a prezzi gonfiati e con lavori inesistenti. In realtà le polemiche sono state e sono tutt’ora un attacco diretto a Giuseppe Conte e al Movimento 5 Stelle. Sono state mascherate ai cittadini alcune informazioni importanti, tra cui la crescita del PIL al 6,3/6,4% a fine 2021. Le truffe realmente legate al 110% sono limitate al 3%, grazie alle regole rigide del Superbonus. L’attuale governo, impedendo la cessione del credito e chiudendo di fatto il Superbonus, ha deciso di affossare famiglie ed imprese con conseguenze drammatiche, sia per l’aspetto economico sia per le prospettive ecologico/ambientali che l’Europa ci chiede entro pochi anni, mettendo l’Italia in contrasto con il Parlamento Europeo.
Inoltre, i famigerati buchi da 110 miliardi, di cui parla il Governo, non sono mai stati documentati, mentre l’ISTAT ha calcolato benefici economici per le casse governative.
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