
Arredo urbano, soluzioni pratiche, sicure, economiche ed esteticamente gradevoli.
Arredo urbano, soluzioni pratiche, sicure, economiche ed esteticamente gradevoli.
Sono questi i principi che hanno guidato l’Amministrazione Comunale e l’Assessorato al Patrimonio nella cura delle aree pubbliche dedicate all’aggregazione, alla socializzazione e all’incontro dei cittadini vimodronesi.
Dopo un’attenta ricognizione e il censimento dei luoghi, degli arredi e dei bisogni della popolazione residente, in queste settimane è terminata la prima fase dei lavori, che ha portato alla riqualificazione di diversi spazi pubblici con un’attenzione particolare alle sedute utilizzate dalla cittadinanza per il tempo libero o poste in prossimità di edifici pubblici come le scuole di via Piave e di via Fiume.
Interventi che hanno riguardato molteplici aspetti: in primo luogo la sicurezza delle persone, attraverso la completa sostituzione delle panchine ormai deteriorate dal tempo e dall’usura e la fornitura di nuove postazioni più resistenti, grazie all’utilizzo di materiali più economici e performanti.
Allo stesso tempo si è proceduto, dove possibile, alla salvaguardia del patrimonio pubblico con interventi di riqualificazione delle panchine già presenti sul territorio e l’inserimento di supporti ergonomici e duraturi.
E’ il caso delle postazioni di via Santa Rita, o ancora delle sei sedute di Piazza dell’Accoglienza, ora ancora più comode e maggiormente inserite nel contesto urbano «un’attenzione sempre maggiore -ha sottolineato l’Assessore al Patrimonio Pubblico Silvana Brondoni- a un luogo che nel tempo è diventato un presidio permanente per l’aggregazione e l’accoglienza e la socialità della popolazione anziana. Prendersi cura degli spazi pubblici frequentati da adulti, bambini e anziani, significa infatti sottolineare proprio l’importanza dei nostri concittadini e delle nostre concittadine. Luoghi carichi di significato, storia e tradizione, come il caso della panchina nell’albero lungo il naviglio Martesana che intendiamo preservare e valorizzare, rendendola nuovamente disponibile ai vimodronesi».